Vangelo 29.07.2023 (Gv 11, 19-27)
fratello. 20 Quando dunque Marta ascoltò che Gesù viene, gli andò incontro.
Maria invece sedeva nella casa. 21 Disse dunque Marta a Gesù: Signore, se
fossi stato qui, non sarebbe morto mio fratello! 22 Ma ora so che tutte le
cose che chiedi a Dio, Dio te (le) darà. Le dice Gesù: Risorgerà tuo
fratello! 24 Gli dice Marta: So che risorgerà nella risurrezione
nell’ultimo giorno. 25 Le disse Gesù: Io-Sono la risurrezione e la vita:
chi crede in me, anche se muore, vivrà. 26 E chiunque vive e crede in me,
non morrà in eterno. Credi questo? 27 Gli dice: Sì, Signore! Io credo che
tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che viene nel mondo.
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COMMENTO.
“Quando dunque Marta ascoltò che Gesù viene, gli andò incontro”. Intanto
Marta, la sorella attiva, che si dà a fare, ascolta e va incontro a Gesù
che viene. Sarà questo incontro con Gesù il vero miracolo di resurrezione
di Marta e di Maria, mentre del fratello Lazzaro si tratterà di
rianimazione, un segno per tutti di quanto è al centro del Vangelo, della
vita cristiana: l’incontro con Gesù, resurrezione e vita. Ascoltare una
realtà nuova, uscire, andare incontro sono elementi importanti della fede
cristiana, e pure di tutti. “Disse dunque Marta a Gesù: Signore, se fossi
stato qui, non sarebbe morto mio fratello”. Marta vorrebbe evitare la morte
fisica, ma Gesù con il suo ritardo di quattro giorni l’ha proprio permessa
perché gli interessa non tanto una rianimazione di un corpo fisico, ma che
Marta e Maria (tutti noi) possano già ora vivere una vita che non muore,
eterna. “Le dice Gesù: Risorgerà tuo fratello … Io-sono la resurrezione e
la Vita”. Marta aveva detto: So che risorgerà nell’ultimo giorno. E Gesù
riporta al presente la resurrezione. Quel Io-Sono è lo stesso di quel
Io-Sono di Jahvè a Mosè, Dio, e Gesù dice Io-sono Resurrezione, perché
sono Vita. E continua: “Chi crede in me, anche se muore vivrà.” E più
ancora: “Chi vive e crede in me non morirà in eterno”. Affermazioni di una
portata immensa e sconvolgente, come sempre le affermazioni di Gesù.
Credere in Lui non è avere delle belle idee su di Lui, fare delle ipotesi,
ma incontrarlo davvero, seguirlo, unirsi a Lui che vive in noi, amare come
Lui ha amato. Credere in Lui è allora la possibilità di vivere già ora una
vita che non muore, una vita nell’amore dove anche la morte è passaggio
alla comunione piena col Padre e i fratelli. Coloro che credono in Lui
hanno uno stile di vita diversa dal mondo, hanno negli occhi , nel cuore e
sul viso, pur nel dolore e nella tribolazione, il sigillo della
‘beatitudine’, della gioia. “Credi questo? Gli dice: Sì, Signore! Io credo
che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che viene nel mondo”. Marta, Maria,
Tommaso, Paola … credi veramente che Gesù Cristo è Resurrezione e Vita;
credi che chi ha il Suo modo di vivere, chi ama, credente o non credente,
come Lui ha amato, vive già una vita eterna? Marta dice; Sì, credo che
Gesù è Signore della storia, che Lui ci comunica una vita nell’amore e
l’amore è eterno. Con Marta, con Maria oso dire: Grazie Fratello, Amico
Gesù, Signore della Vita, non tanto per la rianimazione del fratello
Lazzaro, ma per liberarmi dalla paura della morte, per risuscitare il morto
che è in me. Alleluia.