Vangelo 16.07.2025 (Mt 13,1-16)

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2 Si radunò
attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere,
mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.Egli parlò loro di molte cose
con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre
seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la
mangiarono. 5 Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era
molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma
quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7 Un’altra
parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8 Un’altra parte
cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta
per uno. 9 Chi ha orecchi, ascolti».10 Gli si avvicinarono allora i
discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11 Egli
rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli,
ma a loro non è dato. 12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà
nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13
Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo
non ascoltano e non comprendono. 14 Così si compie per loro la profezia di
Isaia che dice: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non
vedrete.15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono
diventati duri di orecchie hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con
gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e
non si convertano e io li guarisca! 16 Beati invece i vostri occhi perché
vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17 In verità io vi dico: molti
profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non
lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
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COMMENTO.
“Egli parlò loro di molte cose con parabole”. Parlare in parabola è il
linguaggio più corrispondente alla realtà che stiamo vivendo, che Gesù ha
vissuto. La parabola, partendo da ciò che è abbastanza noto e conosciuto,
ci introduce velatamente a una realtà, a dei contenuti più profondi. Nella
vita di Gesù, nella storia del mondo e nella nostra, sembra che vinca il
male, la violenza. In realtà, con uno sguardo più lontano e profondo, come
le parabole ci invitano ad avere speranza, emerge una soluzione positiva:
la vita e la morte di Gesù in Croce, la sua umiltà, il nulla di potere di
Dio, la gratuità assoluta di Amore sono la sua gloria, la sua vittoria.
Così va letta la storia di ogni persona, di ogni comunità, della Chiesa,
dell’Umanità nella Parabola che è Gesù stesso! “Ecco, il seminatore uscì
a seminare….” Chi è questo seminatore? Lui, Gesù, uscito dal Padre,
venuto a seminare nel mondo il Seme (che è ancora Lui), la Parola, il
Verbo fatto Carne e Pane. Ora in parabola dice quello che la sua vicenda
umana esprime: Dio è un Padre buono e misericordioso. Siamo tutti figli
Suoi e fratelli tra di noi, in cammino per una fraternità universale. Gesù
ha seminato abbondantemente e dappertutto, in tutti i terreni, perché tutti
siamo campo di Dio e perché aveva speranza che anche in terreni aridi o
sassosi può sempre crescere un fiore… e che il terreno, coltivato, da
spinoso può farsi buono. “Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede
frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. “C’è in noi come in ogni
persona, c’è in ogni situazione una parte buona o meglio ancora bella.
Gesù sceso in terra e nella terra (con la morte e resurrezione), scende
ancora oggi in noi, nel mondo, nella Chiesa e trova un parte bella, ma non
quella che noi crediamo bella, di apparenza, di potere, di grandi riunioni,
di vittorie nelle guerre… ma la bellezza delle ferite, delle diminuzioni
accettate, della fatica del per-dono, della gioia di donarsi all’altro
senza riserve. “Chi ha orecchi, ascolti.” La vita dell’Universo, la storia
umana, la nostra vita rimane un po’ un enigma, una parabola. Gesù ci
chiede, ci invita, ci supplica di cominciare o continuare ad ascoltare, ad
accogliere attraverso l’udito, che impegna intelligenza e cuore e corpo, la
Parola, che è il Vangelo, che è Lui stesso. Continueremo allora a scoprire
il significato profondo della Parabola del Seminatore, della Vita, e a
comprendere che c’è sempre ancora la necessità di parlare in parabola a
tutti.