Vangelo 06.07.2023 (Mt9,1-8)

“Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed
ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la
loro fede, disse al paralitico: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i
peccati”. Allora alcuni scribi dissero fra sé: “Costui bestemmia”. Ma Gesù,
conoscendo i loro pensieri, disse: “Perché pensate cose malvagie nel vostro
cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”,
oppure dire “Alzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo
ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Alzati -disse allora al
paralitico-, prendi il tuo letto e va’ a casa tua”. Ed egli si alzò e andò
a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero
gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
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COMMENTO.
“ Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città”. Di
riva in riva, sempre sulla barca (la stessa?) arriva nella sua città.
Intanto la città è quella degli uomini e anche la città di Dio. Poi la Sua
città in riva al lago (Cafarnao) come punto d’appoggio della sua missione a
tutti, e ancora la città di Gerusalemme, che uccide i profeti, ma è anche
della riconciliazione a motivo della sua vita donata gratuitamente fino
alla morte in croce. “Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un
letto” … Siamo fatti per camminare, siamo camminatori sempre verso una
meta o delle mete, mossi dal desiderio che ci porta fuori o oltre. Se
davvero ci mettiamo in cammino, scopriamo che è ‘camminando che si fa il
cammino’. “Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: “Coraggio,
figlio, ti sono perdonati i peccati”. Ecco la grossa bestemmia: Un uomo
che perdona i peccati!? In più, Dio perdona, ma che Dio sarebbe se è solo
Perdono? Dove va a finire la morale? Dove va a finire il bene, se Dio
perdona? Almeno Lui punisca! Dio che punisce: è fondamentale, altrimenti
non ci sarà vera giustizia. Per certe immagini di Dio che abbiamo, Gesù
stesso, la sua umanità, nella quale c’è la pienezza della divinità (Col
2,9) è una bestemmia. Proprio in questo ‘potere sulla terra di perdonare i
peccati’ sta il messaggio fondamentale del Vangelo, dell’annuncio
cristiano. Peccato è non centrare l’obiettivo di Dio, della mia vera Vita,
della Fraternità fra tutti. Nel peccato è bloccata la relazione con Dio,
con gli altri, con il Creato, con se stessi; è paralisi totale. “Perché
sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i
peccati: Alzati -disse allora al paralitico-, prendi il tuo letto e va’ a
casa tua”. Il potere di perdonare fa veramente uguali a Dio. Gli scribi di
tutti i tempi, i farisei e noi che, come gli scribi, spesso non crediamo
o crediamo in modo errato a Dio-Perdono, a un Padre di Misericordia
rimaniamo a bocca aperta. Un Padre tutto e solo dono, precede il nostro
impegno morale e al male nostro risponde con il Per-dono, ricreando
sempre Vita. Amati proprio quando non lo meritiamo, siamo orgogliosi e
abbiamo difficoltà a riconoscerlo; preferiamo rimanere paralizzati,
bloccati, chiusi in noi stessi. Il vero miracolo non è tanto che un
paratico andato a Lourdes torna potendo camminare, ma è quello della fede.
‘Vedendo la loro fede’ …Cosa ha visto Gesù? Non sappiamo. Possiamo
intuire una grande fiducia, senza pretese, semplicemente abbandonarsi.
Saper stare davanti a Dio, davanti alla vita, a quanto la vita ci presenta
con spirito di fiducia, senza pretese, intuendo che tutto è dono, è il
tratto di cammino da percorrere incontro al Padre di ogni Misericordia e
Per-dono. E il cammino riprende con gioia e spedito.