Vangelo 21.06.2023 (Mt 5, 43-48)
“Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i
vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate
figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui
cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se
amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche
i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa
fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate
perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
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COMMENTO.
“Siate dunque perfetti, come perfetto il Padre vostro celeste.” Frase
centrale del Vangelo che contiene tutto il messaggio cristiano. E’
soprattutto ascoltando, meditando e condividendo il Vangelo che possiamo
cogliere e vivere con umiltà e stupore il mistero di Gesù Cristo, mistero
di Misericordia fatta carne, uno di noi, mistero di vita umana piena in
Dio-Amore. “Mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi
nel tempo stabilito. Ora a stento si trova chi sia disposto a morire per un
giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona
dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché mentre eravamo
ancora peccatori, Cristo è morto per noi”. Qui è la perfezione di Dio,
Amore così, senza condizioni. La croce sdemonizza tutte le immagini, le
onnipotenze, le perfezioni di Dio comuni a tutte le religioni. E anche di
conseguenza certe idee di sacrificio a tutti i costi. Dio non è legge, non
è dovere, non è onnipotenza bruta, non è giudice: Dio è quello che dà la
vita per i suoi nemici, è Misericordia, è Per-dono. Gesù è il Dio
perfetto, santo-lontano, dice quasi tutto l’A. T. Certo, ma è il Dio
santo perché vicinissimo, perché uno di noi, in fila con i peccatori (al
Battesimo), mischiato ai ‘cattivi’, ai pubblicani e tutti avvolge di
compassione e di per-dono senza limiti né condizioni. E ci fa capire chi è
l’uomo: figlio, amato infinitamente anche quando lui è lontano, perduto,
nemico di Dio. Ci fa capire qual è la vera linfa che sostiene l’universo
e lo porta a compimento: solo un amore come quello di Gesù Cristo,
Uomo-Dio, un Amore che perdona, che dà vita anche al nemico, un Dio che ‘fa
sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i
giusti e sopra gli ingiusti’. Chi vuole essere cristiano, umano in
pienezza, impari a mischiarsi ai ‘cattivi’, ai pubblicani, agli impuri…e
avvolgerli di misericordia, di compassione, di cura amorevole senza limiti,
senza ma, e preghi per chi lo perseguita! “Se amate quelli che vi amano …
Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri
fratelli … Non fanno così anche i pagani?”. Viviamo normalmente da
pagani seguendo la filosofia, l’andazzo del mondo. La formazione cristiana
(Catechismo, preparazione ai sacramenti, studi di teologia, di S.
Scrittura….) deve ritrovare l’obiettivo di incontrare Gesù Cristo del
Vangelo. Lui ci ha detto: Il Padre ama me, Io amo il Padre e voi come il
Padre vi ama; amatevi tra di voi come io vi ho amato. E’ questione di
amore, non di perfezione di regole, di riti, di formule di catechismo, di
verità definite senza nulla togliere alla loro utilità. E’ questione di
darci la possibilità di sentirci accettati, amati così come siamo da Dio e
tra di noi e con tutti, altrimenti tutta l’ esistenza sarà reagire sempre
con paura, da schiavo, da cristiani tristi, pasciuti, ma con il volto da
funerale-Maranatha, Vieni Spirito-Amore.