Vangelo 26.04.2023 (Gv 6, 35-40)
viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto
però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi
dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono
disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che
mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non
perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo
giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il
Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo
giorno».
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COMMENTO.
“Io-Sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più fame e chi crede
in me non avrà più sete.” Andare a Lui è un cammino; credere in Lui esige
fiducia. Cristiano è colui che cammina con fiducia nell’Io-Sono, nel Figlio
dell’Uomo, in Gesù Cristo Pane che sfama, Acqua viva che disseta. Pane –
Gesù Cristo- Figlio del Padre- Eucaristia-Spirito Santo- Acqua
viva-Battesimo. Tanti sinonimi, che dicono la stessa realtà di fondo,
richiamano a significati oltre, che rivelano diversi colori dell’unico
arcobaleno che appare e illumina l’Universo: AMORE. L’Amore nessuno lo ha
mai visto, nessuno lo conosce faccia a faccia. Quel Gesù che è Io-Sono
(Dio dell’Esodo), che è dal Padre, nel Padre, che è Spirito Cosmico, che è
Acqua viva-Spirito nel Battesimo, Pane nell’Eucaristia, qui ci rivela il
mistero dell’Amore che sfama e disseta completamente ad ogni incontro che
gusta di eterno. Io-Sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più
fame, chi crede in me non avrà più sete. L’umano ha fame d’amore, ha sete
d’amore, ed è in cammino! Ora: Camminando si fa cammino e l‘appetito vien
mangiando! Cosa non vera nei pasti normali, ma verissima nel mangiare il
Pane eucaristico, negli atti di fede-fiducia in Dio. “Mi è impossibile
capire l’amore senza la ricerca di una somiglianza, l’amore senza la
condivisione di tutte le pene, senza il desiderio ardente di conformità.
(Charles de Foucauld). E Charles per un verso è sfamato per sempre davanti
all’Eucaristia, per l’altro, come dirà lui stesso, avrà sempre più fame e
sete fino perdere la sua vita per amore di quel Pane dell’Eucarestia, di
quel Pane dei poveri, gli ultimi, degli scarti di umanità di oggi, di quel
Pane nella barca (Chiesa) scossa dai venti. L’Amore per sua natura si
espande, si moltiplica, genera vita, gioia proprio nelle difficoltà, nei
passaggi di perdita, di morte. Così è per gli uomini di Dio, uomini-dei,
come tutti i martiri cristiani e non cristiani, morti per amore. Chiunque
vede il Figlio e crede in lui, abbia la vita eterna e io lo risusciterò
nell’ultimo giorno. Vedere e credere in Gesù-Amore, è ricerca di
somiglianza a Lui, è desiderio forte di vivere come Lui ha vissuto e
condividere sofferenze e gioie, soprattutto diventare anche noi pane per
tutti. Signore Gesù, Pane vivo, nutrimi di Te, così che chiunque m’incontra
possa dire: È buono come un pezzo di pane!