Vangelo 24.02.2023 (Mt 9,14-15)
dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi
discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a
nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando
lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
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COMMENTO.
Dio è Mistero. L’uomo, il Cosmo è Mistero. Filosofi, Scienziati, Teologi,
se sono umili e onesti (Come s. Tommaso d’Aquino), alla fine dicono di far
silenzio; i mistici di tutti i tempi, di tutte le religioni osano solo
dire: Dio è Mistero d’Amore. “Perché noi e i farisei digiuniamo molte
volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?” Sembra piccola domanda
quella del digiuno in realtà riporta alla domanda fondamentale: Chi è Dio,
chi è l’Uomo? Quale rapporto tra i due? Ora tutta la Bibbia, parlando di
un rapporto sponsale tra Dio e l’Uomo, non è altro che il racconto della
passione di Dio per l’uomo in attesa che l’uomo risponda a questa passione
con altrettanta passione; a quel punto l’uomo diventa sé stesso, cioè
uguale a Dio-Amore. “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto
finché lo Sposo è con loro?” I discepoli di Giovanni il Battista, i farisei
sono arrivati a intendere la vita come nozze con Dio, come presenza, come
gioia, come amore, come piacere di essere amati e di amare? Quanti
praticanti delle varie religioni, quanti cristiani rimaniamo discepoli di
Giovanni e farisei nel rapporto con Dio come dovere morale, per cui prima
di tutto la legge, oppure come guadagnarsi il futuro o l’aldilà vivendo ora
l’inferno. Gesù rifiuta questo tipo di religiosità. Per Lui il credente
non vive di belle definizioni, di sensi di colpa, di digiuni eroici fino a
sacrificare la vita. Il credente è colui che vive oggi alla presenza di
Dio, colui che anche nelle contraddizioni, nel presente di paure e limiti
incontra il Signore, perché avverte che lo Sposo (Gesù stesso e quindi il
Padre, lo Spirito) è con lui, perché ‘sa’ (una certezza del cuore) che
l’uomo diventa Dio solo attraverso l’Amore. La vita cristiana è vita
vissuta oggi in un festoso banchetto, nella grande sala dell’Universo, alla
presenza dello Sposo, allora non c’è spazio per dei digiuni solo per legge,
per dovere. “Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora
digiuneranno”. Lo Sposo, il Signore, Lui che mi ha amato e ha dato sé
stesso per me, in croce addirittura, è anche oggi incarcerato, prigioniero,
nudo, affamato, crocifisso. E allora per amore di Lui, di loro i crocifissi
del mio tempo, digiuno: E poi anche perché la sua presenza di Risorto, di
Cristo cosmico sa anche di assenza, è misteriosa, spesso è ancora inverno,
allora con un digiuno di volto sereno, di testa profumata digiuno in
cammino di liberazione e di gioia.