Vangelo 14.02.2023 (Lc 10, 1-9)

1 Ora, dopo queste cose, designò il Signore altri settanta[due] e li inviò
a due a due davanti al suo volto in ogni città e luogo dove lui stesso
stava per venire. 2 Ora diceva loro: La messe è molta, ma gli operai pochi!
Supplicate dunque il Signore della messe che getti fuori operai per la sua
messe. 3 Andate! Ecco: io vi invio come agnelli in mezzo a lupi. 4 Non
portate borsa, né bisaccia, né sandali e nessuno salutate lungo la via. 5
Ora, in qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa! 6 E se là
c’è un figlio di pace, riposerà su di lui la vostra pace; se invece no, su
di voi ritornerà. 7 Nella stessa casa dimorate, mangiando e bevendo ciò che
[c’è] da loro: l’operaio infatti è degno della propria ricompensa. Non
trasferitevi di casa in casa. 8 E in qualunque città entriate e vi
accolgano, mangiate ciò che vi sarà posto davanti, curate gli infermi in
essa e dite loro: È giunto su di voi il regno di Dio! 10E in qualunque
città entriate e non vi accolgano, uscite nelle sue piazze e dite: 11 Anche
la polvere, che dalla vostra città si è attaccata ai nostri piedi, noi ve
(la) scuotiamo! Tuttavia sappiate questo: è giunto il regno di Dio! 12 Vi
dico che per Sodoma in quel giorno sarà più sopportabile che per quella
città.

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COMMENTO.
“Ora, dopo queste cose, designò il Signore altri settanta[due] e li inviò a
due a due”. 72 probabilmente indicava tutti i popoli o zone conosciute del
mondo di allora; missione dunque estesa a tutti, sia geograficamente, oltre
i confini d’Israele e dello stesso Impero Romano, sia come battezzati,
Preti, Vescovi, laici, religiosi. Un cristiano non può non essere
missionario, perché cristiano è uno innamorato di Cristo, innamorato di Dio
e degli umani, del cosmo; o, detto con il Parroco di S. Agostino a Parigi
rivolto a Charles de Foucauld, è uno che ha fatto della religione un
amore! E l’Amore si diffonde, è un Profumo di vita che si estende
automaticamente. “La messe è molta, ma gli operai pochi! Supplicate dunque
il Signore della messe.” La messe è molta oggi non solo per i miliardi di
umani che abitano il pianeta, ma per la necessità di decisamente ripartire
dal Vangelo, dal seguire Gesù e non tanto l’obbligo dei sacramenti. C’è
bisogno e sete, in un mondo individualista, di ritrovare piccole comunità
di fratelli e sorelle che si vogliono bene e sono aperti all’amore, al
servizio umile verso tutti. “Pregare il Signore della messe che mandi
operai…” Operai, non padroni, non proprietari. Operai del vero Missionario
e primo, Lui, il Signore Gesù. “Non portate borsa, né bisaccia, né sandali
e nessuno salutate lungo la via.” Il significato globale è chiaro: liberi
e leggeri. Liberi da proprietà private (questa è la ‘mia’ parrocchia, no ad
altre presenze di preti con una pastorale differente); liberi dai soldi, da
mammona, per cui se ho qualcosa davvero lo condivido, lo metto al servizio
di cura delle persone (corpo e spirito); liberi anche dai mezzi di
comunicazione per cui li uso con essenzialità. Liberi e leggeri anche nel
mai imporre pratiche di fede, ma proporre con uno stile di vita fraterno e
amichevole, conviviale, come a una mensa a cui tutti possono partecipare a
partire dai più bisognosi, lontani, emarginati. “E in qualunque città
entriate dite: Pace a questa casa…e se vi accolgano, mangiate ciò che vi
sarà posto davanti…”. Ovunque andate, a chiunque vi apre la porta augurate:
Pace. Significa entrare in relazione d’amicizia con tutti, significa dire
sempre e a chiunque incontriamo: È cosa bella che tu esisti. Significa
anche che quando andate e entrate in città di uomini con abitudini diverse
nel mangiare e altro, accettate le loro abitudini. Non c’è niente di impuro
dall’esterno, l’impuro viene dall’interno, dal cuore. È la religione
dell’Amore che siamo chiamati a mettere in pratica, non quella delle fredde
regole. Se poi invece non vi accolgono, non ci tengono a una buona
relazione con voi, partite ma senza portare con voi polvere di rancore o di
vendetta. Anzi rispondendo senza accusare, lasciandoli liberi, dimostrate
di essere figli del Misericordioso che non rifiuta nessuno. Signore Gesù
manda in questo tempo di lupi operai nelle Tua messe, manda anche me, ma
donami e dona loro il Tuo Spirito di Agnello, non di conquista, non di
imposizione, ma di cura, di misericordia, di compassione, di invito
affettuoso al ‘banchetto del Regno dei cieli’, della Fraternità universale,
della convivialità delle differenze.