Vangelo 24.01.2023 (Mc 3, 31-35)

Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a
chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre,
i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose
loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su
quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei
fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e
madre».
|||
COMMENTO.
“Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori…” La madre e i
parenti, più o meno stretti, vogliono bene a Gesù, ma non lo conoscono a
fondo. Gli danno del ‘matto’ a motivo non tanto di quello che fa ma di
quello che dice parlando di peccato e di perdono, cose che riguardano i
sacerdoti nel Tempio, i teologi. Stanno fuori e mandano qualcuno a
chiamarlo, cioè: ‘vieni con noi, segui noi, allora potremo anche seguirti,
perché sei fuori strada. Tu sei troppo buono, sei ingenuo e quando parli è
stupidità, non hai il buon senso popolare’. È vero: Gesù ha la stoltezza
dell’amore. Ad amare non guadagni niente, dai la vita in perdita, ma
proprio allora la vita si realizza. “Ciò che è stoltezza per l’uomo è
sapienza di Dio.” (S. Paolo) Quante preghiere, anche a Messa, secondo la
nostra stoltezza; meno male che Dio non ci ascolta. “Ecco tua madre, i tuoi
fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». C’è cercare e cercare,
qui lo cercano per prenderlo e ridurlo a buoni propositi. Sono madre e
fratelli di parentela umana e lo cercano volendogli bene, ma ‘non sanno
esattamente quello che fanno’. “Girando lo sguardo su quelli che gli
stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!… Ci
sono due parentele, una nella carne e una nello spirito, spesso sono in
contraddizione. I parenti, anche i discepoli, amano Gesù, ma non hanno
ancora lo stesso modo, lo stesso stile, lo stesso spirito Suo. Quanti
fraintendimenti da parte dei parenti e dei discepoli lungo il cammino al
Suo seguito. “Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella
e madre». Aveva volto lo sguardo su chi era seduto: l’atteggiamento di chi
ascolta la Parola. Di fatto dice: chi ascolta Me, ascolta Dio e questi è
mio fratello, sorella e madre. Chi ascolta la mia Parola ha il mio stile,
il mio modo di pensare, di dire, di amare, diventa mio vero parente.
Spirito di ascolto pieno, fa’ che, come Maria, anch’io ascolti custodendo
nel cuore ciò che non capisco del Vangelo, di Gesù, di ogni altro; solo
così ascolto in verità e posso fare la Sua volontà ed essere fratello,
sorella e madre di Gesù e di tutti.