Vangelo 14.01.2022 (Mc 2,13-17)

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a
lui ed egli l’ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo,
seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Egli, alzatosi, lo
seguì. Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e
peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano
molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi della setta dei
farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai
suoi discepoli: “Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e
dei peccatori?”. Avendo udito questo, Gesù disse loro: “Non sono i sani che
hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i
giusti, ma i peccatori”.
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COMMENTO.
“Gesù uscì di nuovo lungo il mare”. Gesù è sempre in uscita. Esce per
entrare, ma entrare togliendosi i sandali e chiedendo permesso alla persona
e al luogo nel quale entra. Già il suo nascere a Betlemme è la grande
uscita dal Padre per essere uno dell’Umanità, avendo chiesto permesso a
Maria e a Giuseppe. Gesù esce per incontrare, esce per essere allo stesso
livello dell’altro che incontra, sia per le strade, che nelle case, nelle
sinagoghe, lungo il mare. “Vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco
delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Lo sguardo di Gesù! Non passa mai
da indifferente, da superficiale, coglie ognuno nella sua situazione, non
giudica vede nel profondo e in qualche modo, sempre discretamente, chiama:
vieni, seguimi, mettiti dietro di me anche tornando a casa, camminiamo sui
sentieri della Vita. “Egli, alzatosi, lo seguì”. Seguire Gesù impegna i
piedi, la testa, le mani, il cuore, è seguire non un’idea, non una
religione, ma una persona, uno che ci ama e lo amiamo, uno che non ha dove
posare il capo. “Mentre Gesù stava a mensa in casa sua”. La casa di chi?
La casa di Levi o la casa di Gesù? Se seguo davvero Gesù, come ha fatto
Levi, Lui è a casa mia e io sono a casa Sua, perché c’è in-abitazione
reciproca. Allora anche nella mia casa del quotidiano, nel mio luogo dove
vivo Lui si sente a casa. Ci hanno insegnato che l’edificio chiesa o
cappella o santuario è la casa di Dio. Non è falso, ma è riduttivo, molto
relativo. “Molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù
e i suoi discepoli.” Nella casa Sua (sia di Levi, sia di Gesù risorto, sia
della Ecclesia -comunità popolo di Dio riunito nell’ascolto della Parola e
alla mensa del Pane e del Vino) molti pubblicani e peccatori mangiano con
Gesù, condividono il pasto. Chi si siede alla mensa di casa mia? Chi si
siede alla mensa della Parola e del Corpo e Sangue di Gesù Cristo nelle
celebrazioni in Chiesa? Perché non riprendere a celebrare nelle case dove
condividere il Vangelo e senza troppo guardare chi è in regola o no
mangiare insieme il Pane-corpo di Cristo che ci ricorda e ci ammonisce che
noi insieme siamo corpo di Cristo? “Non sono venuto per chiamare i giusti,
ma i peccatori”. Affermazione di Gesù da non dimenticare mai per me stesso
e per tutti gli altri. Si, sono peccatore, ma prima di tutto confesso che
sono amato dal Padre tuo, Gesù, e di tutti, e confesso anche che devo
ancora imparare a vedere e agire come Te, Signore, Medico, fratello e amico.