Vangelo 08.01.2022 (Mt 3, 13-1)
farsi battezzare da lui. 14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo:
«Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».
15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo
ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16 Appena battezzato, Gesù
uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo
Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17 Ed
ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in
lui ho posto il mio compiacimento».
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COMMENTO.
Battesimo, immersione nell’acqua, immersione nella morte per risalire in
Vita nuova. “Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi
battezzare da lui. Giovanni glielo vuole impedire, in effetti non capisce
tutta la portata di Gesù battezzato da lui. “Gesù gli rispose: «Lascia fare
per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». La giustizia di
Dio, difficilmente comprensibile agli uomini, un pianeta diverso dalla
giustizia umana, senza negarla, una visione del mondo, della storia, della
salvezza, di Dio da capogiro, lontana dalle visioni più comuni, tramandate,
immaginate. Nel battesimo al Giordano c’è la prima presentazione di Dio che
è quest’uomo che viene da Nazareth, che non è sacerdote del Tempio, che è
solidale con i peccatori mettendosi in fila con loro. Nel battesimo c’è già
anche l’albero della croce, c’è la solidarietà con l’uomo perduto, con
l’uomo e con il limite estremo che è la morte, c’è la solidarietà nelle
nostre maledizioni. La pienezza della giustizia di Dio è sulla croce. Gesù
dunque sceglie di essere battezzato in quest’acqua di umanità con Spirito
divino. Spirito di amore inimmaginabile alle sole forze umane. Gesù sceglie
la via del figlio-servo che dona la vita, che attraversa la morte e vive e
fa vivere. Il Padre risponde e lo dichiara Figlio amato, dichiarando la Sua
gioia per un tale Figlio. “Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è
il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento». È la prima e
quasi unica volta che il Padre parla del Figlio amato, perché la seconda
(cap. 17) per dire che è proprio questo e non un altro e c’è l’avvertimento
a non sbagliarsi. S. Charles de Foucauld con evidenza, ma tutti i santi pur
con colori diversi, ha centrato questa verità di Gesù Figlio amato del
Padre e lo ha sottolineato in particolare innamorandosi e seguendo Gesù di
Nazareth, lo stesso Dio del Battesimo al Giordano, del Crocifisso risorto.
Spirito, convertici ancora per essere innamorati e adoratori di questo
figlio di Dio amato.