Vangelo 19.09.2022 (Lc 8, 16-18)

In quel tempo, Gesù disse alla folla: “Nessuno accende una lampada e la
copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un
lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di nascosto che
non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere
conosciuto e venire in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate;
perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede
di avere”.
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COMMENTO.
“Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un
letto; la pone invece su un lampadario”. La luce non ‘deve’ diffondersi, è
nella sua natura irradiare . I raggi del sole illuminano ovunque, solo sono
bloccati da oggetti opachi. Noi siamo vaso, siamo lampada, lucerna, siamo
corpo-mente-spirito, una cosa sola, e siamo oggetto opaco senza la Luce, il
Fuoco dello Spirito. L’uomo è lampada, è lucerna che fa luce a tutti se
messo sul Lampadario , Gesù Cristo cosmico-Amore e sul lampadario che
sono i poveri, i feriti sulla strada, gli ultimi che sono ‘altri cristi’.
“Fate attenzione dunque a come ascoltate”. Noi cristiani siamo accesi,
infuocati se accogliamo la Parola con tutta la mente e con tutto il
cuore, se sappiamo ascoltare anche il grido dei poveri, del creato che
soffre nelle doglie del parto. Allora vicini e lontani se ne accorgono,
perché la nostra vita è luminosa e non c’è bisogno di proclamarlo con la
voce. Ho sempre sentito dire: la tua preghiera (il tuo ascolto) non è
migliore della tua vita Non si tratta di vedere se siamo ‘senza
peccato’, ma se siamo accesi da Cristo, dall’amare come ci ha amati Lui; se
al mattino sappiamo lasciarci inondare di luce dal sole che sorge, dalla
Parola di vita (il Vangelo o …), dal Silenzio del Respiro, dall’illuminare
noi stessi la giornata con diffondere dal cuore luce, amore pace sulla
giornata che viene (su persone e tutti gli esseri viventi). Il cristiano,
l’uomo nella sua verità, vive di Cristo, cioè di Amore, non di regole, di
riti vuoti, di religione senza amore. Allora: “Nulla di segreto che non
debba essere conosciuto e venire in piena luce”. Il nostro vivere
quotidiano diffonde luce, amore , oppure siamo opachi, legna arida non
infuocata .Per diffondere umanità bella, per irradiare Amore, per
evangelizzare il mondo non c’è bisogno di andare ad annunciare , a tutti i
costi e dappertutto, come fanno alcuni e in più diffondendo terrore con il
dire : ‘se no, vai all’inferno’. La luce si diffonde per se stessa, così la
bontà, l’amore si comunica da solo, senza protagonismo, in un servizio
faticoso ma senza lamentarsi, spesso in silenzio o con parole di bontà, di
tenerezza. “Perché a chi ha sarà dato”. Più abbiamo capacità d’ascolto,
più accogliamo la Parola (lampadario!) più diventiamo luminosi di amore e
diffusori di amore semplicemente con la nostra vita. S. Charles de
Foucauld: ‘Voglio gridare il Vangelo con la mia vita’.