Vangelo 16.09.2022 (Lc 8, 1-3)
annunziando la buona novella del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e
alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità:
Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna, moglie
di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li servivano
con i loro beni.
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COMMENTO.
Pochi versetti di una portata enorme per quanto riguardava e ancora
riguarda le consuetudini religiose circa le donne, circa gli iniziatori
di religioni. La donna nella società di allora e nella religione non aveva
spazio, non era considerata, anzi tenuta lontana dal seguire un Maestro.
Qui risulta che Gesù è attorniato dai dodici e dalle donne (alcune) che
seguendolo sono state liberate da un quotidiano di schiavitù a spiriti
cattivi che le teneva lontano da ruoli pubblici e religiosi. Liberate,
passano a un generoso e ben adatto servizio e dono della vita come e
forse più dei discepoli-apostoli. Nei Vangeli il comportamento di Gesù
verso le donne è rivoluzionario e attuale, secondo una sensibilità libera
da condizionamenti esterni , da tradizioni maschiliste. Gesù le tocca e si
lascia toccare da loro senza paura di contaminarsi (Lc 7,39…). La forza
liberatrice di Dio, che agisce in Gesù, fa sì che la suocera di Pietro si
alzi e assuma la sua dignità (Lc 13,13). Il lavoro della donna che prepara
il cibo è considerato da Gesù come un segno del Regno (Lc 13,20-21). La
vedova persistente che lotta per i suoi diritti è considerata modello di
preghiera (Lc 18,1-8), e la vedova povera che condivide il poco che ha con
gli altri è modello di dedizione e di donazione (Lc 21,1-4). Ai tempi di
Gesù la testimonianza delle donne non era accettata come valida, Lui le
accoglie e le considera valide testimoni della sua morte, della sua
sepoltura e risurrezione. Sono proprio le discepole donne il simbolo di
Gesù, venuto in mezzo a noi come colui che serve, più che i discepoli
maschi, che litigano per sapere chi debba avere il comando. “Che li
servivano con i loro beni”. L’amore si manifesta nel servire l’altro nelle
sue necessità. Sono i fatti e non le parole che manifestano l’amore. E
anche in questo se c’è preferenza fra uomini e donne, se c’è un primato va
ricercato proprio nella Donna, nella discepola . Lo spirito di servizio di
queste donne le porterà fino ai piedi della croce e davanti al sepolcro,
le farà entrare in esso e diventeranno le prime testimoni del Risorto. Il
vangelo di Luca insiste molto sul tema dell’ascolto, ascolto come Maria di
Betania. Che impatto ha questa Parola, questo Vangelo su di me, su di noi
oggi, nella Chiesa di Dio?