Vangelo 08.09.2022 (Mt 1, 1-16.18-23)

…Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria,
dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. Ecco poi come avvenne la nascita
di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima
che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito
Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise
di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco
che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe,
figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché
quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un
figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà
un figlio che sarà chiamato Emmanuele”, che significa “Dio con noi”.
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COMMENTO.
Festa della natività di Maria anche nel mio paese natio, festa del
concepire, del partorire, del nascere … festa di inizio, dell’aurora
della vita, festa di una soffice luce che inonda il giorno nascente, festa
di brezza mattutina che entra nei polmoni e li apre a un respiro lungo di
pace e gioia. “Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo
di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo”. Dopo tante volte che
si dice il tale generò il tal altro, arriva la novità assoluta: Giacobbe
generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato
Cristo. E tale nascita avviene per opera dello Spirito Santo. Lo stesso
Spirito che aleggiava sulle acque nella prima creazione, ora aleggia su
Maria e nasce una nuova Creazione, un nuovo periodo, una nuova alleanza,
un’alleanza di sposalizio, di solo amore. Tutti possono rallegrarsi, non
solo Maria incinta di Spirito Santo, ma ognuno di noi, ogni persona umana
per la nascita di Maria , madre di Gesù, soprattutto perché è nostra
sorella, venuta al mondo come ognuno di noi, figlia del Dio dell’Universo.
“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua
sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.” In
lei, una di noi, semplice, con difficoltà a credere, opera
meravigliosamente lo Spirito Santo. Nel mistero di Maria, unica, come nel
mistero di ognuno di noi ‘unico’ davanti a Dio, è possibile capire il
cammino non facile di fede di Maria (“Beata te che hai creduto!” dice
Elisabetta, la cugina, e il titolo di un libro di Carlo Carretto in cui è
messa in evidenza la durezza del cammino di fede e dunque l’umiltà di
Maria). Il cammino di Maria è anche il nostro cammino. Ognuno di noi passa
di lì, ognuno di noi ha un cammino di figlio/a di Dio, di sposa di Dio, di
madre di Dio, di fratello-sorella di ogni altro, di discepolo/a di Gesù
Cristo. “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato
Emmanuele”, che significa “Dio con noi”. Così tradurrei un vecchio e bel
canto a Maria (Dell’aurora tu sorgi più bella…): “Nella storia tu sei
un’aurora/ e racconti l’Amore di Dio./ Bella e santa la storia di ognuno/a/
perché unica e nuova in Gesù.” Credo che ognuno è fatto per sentire la
voce dell’angelo o del profeta che gli dice: Tu concepirai e partorirai un
figlio e lo chiamerai Gesù o Emmanuele, Dio con noi. Madre di Gesù e Madre
nostra, Sorella e Amica, grazie di esistere. Con te riusciremo a svegliare
l’aurora di una nuova umanità.