Vangelo 16.07.2022 (Mt 12, 14-21)
toglierlo di mezzo. Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo
seguirono ed egli guarì tutti, ordinando loro di non divulgarlo, perché si
adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: “Ecco il mio servo che
io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il
mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti. Non
contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce. La canna
infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia
fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le genti”.
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COMMENTO.
“I farisei, usciti, tennero consiglio contro Gesù per toglierlo di mezzo.
Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là.” E’ un momento di particolare
gravità per Gesù, la sua vita è in pericolo: c’è il rifiuto da parte di
molti del suo modo di essere Messia, di proporre come entrare nel Regno di
Dio, come rapportarsi con Dio e con il prossimo. Gesù che si allontana,
non è in fuga; dice piuttosto lo stile di reazione al male continuando a
fare il bene. Luca nel suo Vangelo dice a questo punto: Gesù prese la ferma
decisione di andare a Gerusalemme, cioè a portare a compimento la sua
missione, cosciente di ciò che lo attende. Il male si vince non lottando
direttamente contro, ma facendo il bene. Teniamolo ben presente sempre in
ogni situazione personale o sociale. Non usiamo la stessa arma del mondo:
lottare contro, far violenza in qualche modo. Gesù ci insegna che il male
non si vince, va assorbito dal Bene. “Molti lo seguirono ed egli guarì
tutti.” Non capitava spesso di guarire tutti. Proprio in questo momento di
fallimento, di rifiuto , di minaccia da parte dei fanatici religiosi, che
sono disturbati nella loro pratica religiosa, proprio ora aumenta il suo
‘aver cura’ di tutti. “Ordinando loro di non divulgarlo.” Il bene si
divulga da solo, in silenzio, questo è il mistero del Bene (Dio) che agisce
nella storia ed è percepito da chi ascolta e vede con cuore puro. Colui che
fa il bene e poi vuole proclamare il bene che ha fatto, gli toglie tutto il
vigore . “Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale
mi sono compiaciuto.” Il Figlio qui è chiamato Servo: E vanno insieme,
perché l’Amore è puro servizio. Dio è Amore e dell’amore si è figli e
servi allo stesso titolo. Gesù Figlio-Servo, Figlio prediletto, Servo che
lava i piedi ai discepoli, che muore come e con i ladroni. Ecco perché Dio
sceglie i falliti, i poveri, gli scarti di tutte le istituzioni, gli umili,
come sceglie anche i cocci della storia di ognuno, le fragilità nostre e
ci fa sentire figli prediletti, a nostra volta servi Suoi e dell’umanità.
Fermiamoci: pensiamo un attimo alle persone che noi scartiamo, che magari
disprezziamo, pensiamo alle nostre parti più oscure, più deboli che non
accogliamo; proprio in questo sta la Presenza del Padre, del Figlio-Servo
Gesù. “Annunzierà la giustizia alle genti”. La giustizia! Sia chiaro che
la giustizia di Dio va ben oltre il concetto di giustizia che normalmente
abbiamo. Dio che salva tutti, che è Misericordia e per-dona senza limiti e
barriere è Dio Giusto-Misericordioso-Vero, oltre i nostri pensieri e
ragionamenti. Nel Figlio che scende nelle crepe dei singoli e dell’umanità,
del cosmo e porta Vita non imponendosi con la forza in nessun modo, stando
accanto con dolcezza e cura come Servo, qui è la giustizia di Dio,
giustizia che ravviva il lucignolo fumigante, raccoglie le briciole di fede
e di amore. Ravviva anche me.