Vangelo 10.06.2022 (Mt 5, 27-32)

Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco
delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e
lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era
una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a
tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli:
«Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù
rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si
convertano».
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COMMENTO.
“Gesù uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle
imposte, e gli disse: «Seguimi!». Gesù ‘in uscita’ passa e chiama al suo
seguito. Qui chiama uno escluso dalla religione, un pubblicano che
riscuote imposte, un ‘peccatore’, uno che forse pensava solo in segreto di
vivere diversamente, più in relazione con gli altri, con Dio, ma non ne
vedeva la possibilità e non lo credeva possibile, magari dicendosi ‘non ne
sono degno’. Francesco, vescovo di Roma, nella evangelii gaudium scrive:
‘Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a
rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo. ..Non c’è
motivo per qualsiasi persona pensare che questi invito non è per lui,
perché nessuno è escluso dalla gioia (salvezza, missione) portata dal
Signore… Dio non si stanca mai di perdonare (chiamare al suo seguito),
siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua Misericordia. (E.G. 3.)
“Si alzò e lo segui” Con una rapidità che ci sorprende, Levi (Matteo) si
alza e lo segue. Intanto capire che ‘alzarsi’ è il verbo di Gesù Risorto,
trasformato in nuova vita. Levi ‘risorge’, entra in nuova vita al seguito
di Gesù e ci entra subito, in fretta, come Maria, anche se il cammino è
tutto da fare. Un cammino lungo, un seguire che richiederà ‘risvegliarsi’
alla prima chiamata, ma che ogni risveglio è già come alla meta finale.
“Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. “ E’ il banchetto
che simboleggia la vita ordinaria, cosa capita nella società, nella Chiesa
quando qualcuno, quando qualche comunità (in genere piccola) ‘cambia
vita’, segue veramente Gesù, il Vangelo ed è sale e luce vera del mondo.
Ma come? Può seguire Gesù, potrà stare con Gesù quel ‘peccatore’ che
costruisce armi, quel divorziato ricco che ha già lasciato due mogli…? Al
‘Banchetto’ dovrebbero partecipare solo i ‘buoni’, i ‘meritevoli’. “Non
son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” per far festa. Levi, come
Zaccheo, sicuramente aveva coscienza di essere peccatore, cioè che la sua
vita non era nella direzione buona, anche se continuava il suo mestiere
incassando le ‘maledizioni’ di chi doveva pagare le tasse . Nelle
conversazioni qui all’Eremo-Fraternità di tanto in tanto viene fuori il
discorso sui ‘buoni cristiani’, sui coloro che si credono giusti, non
peccatori e quindi non hanno bisogno di conversione. Le categorie più
toccate da questa ‘pandemia’ di giusti-buoni sono proprio quella
clericale, degli insegnanti, o di chi ha delle responsabilità o
autorità…Gesù esce e passa anche oggi in tanti modi e chiama. Chi trova?
Peccatori tutti, ma troppi che si credono giusti e non vogliono cambiare,
Dove sono io ? Dov’è la Chiesa oggi? Come preparare un grande
banchetto a Gesù?