Vangelo 17.05.2022 (Gv 14,27-31 A)

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a
voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi
ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado
dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto adesso, prima
che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo
con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su
di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello
che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui.»
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COMMENTO.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Gesù sta parlando con noi, con me,
come ha parlato con i discepoli. E affermando vi do la mia pace, ci sta
dicendo: vi do me stesso, la mia vita, il mio modo di vivere, di servire,
di aver cura, di amare tutti, di non avere nemici perché a chi mi rinnega
(Pietro) lo invito ad amare di più, a chi mi tradisce (Giuda) lo chiamo
ancora amico … E’ dono la pace, è dono per tutti, nessuno escluso, casomai
a partire proprio da chi è vittima di una non pace, di guerra, di
sopraffazioni e violenze di tutti i tipi. Ecco: Viviamo in questi giorni
guerre (non solo tra Russia e Ucraina) e violenze incredibili (su
donne, sui bambini, tra tribù diverse, per difendere i propri territori)
che sono una vergogna per l’umanità, eppure ritenute spesso inevitabili per
una pace dopo. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore … vado
dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Non facile da capire, ma,
letto nel contesto di ‘vi do la mia Pace, non come la da il mondo’ si
avverte una disapprovazione straordinaria. Gesù non possiede niente, tutto
viene dal Padre e il Padre dice tutto nel Figlio. Dio non possiede
niente, Dio è. Ogni appropriazione è contro la Pace, non dona pace. Ecco
il mistero di Gesù ‘figlio-servo’ amato che dona la ‘sua’ pace, che non è
proprietà sua, è Lui stesso pace, dono del Padre, proprio passando
attraverso il dono di sé totale, gratuito nella morte d’Amore in croce
-vero Artigiano di pace- dona la pace al mondo. Lui che nell’orto del
Getsemani aveva chiamato Giuda che lo tradiva: Amico; lui che sulla Croce
dice al ladrone: “Oggi sarai con me in Paradiso.” Alzatevi, andiamo via
di qui. Alzati, Tommaso…., comincia da te stesso, con tenerezza disarma
il tuo orgoglio-odio, il tuo essere migliore degli altri, il tuo aver
ragione., ascolta in questo momento di relazioni difficili, di escalation
del Dio della distruzione dell’altro invece, ascolta l’altro e cerca sempre
di volere il suo bene. E. Hillesum: “Una pace futura non potrà essere
veramente tale se prima non sarà trovata da ognuno in se stesso -se ogni
uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o
popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di
diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo….”
Riprendendo una sua frase, anch’io voglio dire: Sono una persona felice,
lodo questa vita, la lodo proprio nell’anno del Signore 2022, il terzo del
Covid19, nonostante l’egoismo di accumulo di denaro, di proprietà acquisite
con ruberie, cioè pace alla maniera del mondo; ma per chi sa ascoltare il
grido dei morti, dei sofferenti, delle vittime della ‘terza guerra
mondiale’ diffusa su tutta la terra, a causa, tra l’altro, di economia
basata su vendita d’armi, è stimolo ad essere Artigiani di pace alla
maniera del Figlio della Pace, l’Uomo Gesù di Nazaret, morto d’Amore sul
Calvario, Risorto Spirito di Vita nel Cosmo. Vieni, Spirito di Cristo,
vieni dona la Tua Pace!