Vangelo 05.05.2022 (Gv 6,44-51)
attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha
ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno
abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In
verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane
della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono
morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non
muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del
mondo».
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COMMENTO.
Nel cuore di ogni essere umano c’è un’attrazione interiore alla verità, c’è
un desiderio di amore assoluto che , condotto dallo Spirito, fa da guida a
diventare figli di Dio in pienezza. “Nessuno può venire a me, se il Padre
non lo attira”. Dio Padre attira in modo tenero, delicato. Seduce
(Geremia) il cuore non i sensi. Attira anche attraverso il vuoto, il senso
di impotenza, il dolore stesso e la tristezza che deturpa corpo e spiriti.
Spesso poi l’attrazione del Padre, la sua voce la riconosciamo soltanto
dopo molto tempo che si è fatta sentire. Charles de Foucauld, convertito,
da vero innamorato di Gesù, riconosce che nella tristezza provata nei
festini organizzati, quando si sentiva tremendamente solo nelle gozzoviglie
c’era la voce del Padre buono. ‘Mio Dio come avevi la mano su di me e
quanto poco io me ne rendevo conto. Quanto sei buono, Dio mio nell’avermi
custodito. Mi tenevi accovacciato sotto le tue ali mentre io non credevo
nemmeno alla Tua esistenza.’ “E tutti saranno istruiti da Dio.” Non
sappiamo più fermarci, chiudere la porta e ritirarci nella cella del cuore,
stare davanti a Dio. Siamo presi dalla fretta, non sappiamo più ascoltare
l’altro, fargli posto; abbiamo paura di dover cambiare per vivere.
“Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me.” Sì,
perché il Figlio è nel Padre, come il Padre è nel Figlio. E questo è il
Pane disceso dal Cielo, Pane di relazione amorosa tra Padre e Figlio, Pane
che è tutta la vita di Gesù soprattutto nella passione, morte e
resurrezione come figlio obbediente alla volontà del Padre; Pane di
relazione come fratello e amico e sposo con chi crede. Il Pane è fatto per
essere mangiato e mangiandolo avere la vita e vita eterna. Non abbiamo mai
sentito (magari sperimentato) l’espressione di un innamorato: ‘ti
mangerei’? O in rapporti di grande amicizia: mi nutro di te, del tuo
sapere, della tua bontà. Credere in Gesù, aderire a lui, lasciarsi
assimilare a Lui è un “mangiare”, è nutrirsi veramente del corpo e sangue
di Gesù, della sua vita terrena come l’ha vissuta, del suo rapporto con il
Padre. Si mangia il corpo e il sangue di Gesù, la sua totale esistenza, ci
si nutre di Lui non solo nell’Eucaristia, ma nel Vangelo. Anche per gli
Ebrei la Parola è nutrimento: Non di solo Pane vive l’Uomo, ma della
Parola…. Nutriamoci di Eucaristia, ma soprattutto di Vangelo, di Amore
concreto ai poveri, ai piccoli, a tutti.