Vangelo 29.10.2021 (Lc 14, 1-6)
Un sabato Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare
e la gente stava ad osservarlo. Davanti a lui stava un idropico.
Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: “È lecito o
no curare di sabato?”. Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e
lo congedò. Poi disse: “Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel
pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?”. E non potevano
rispondere nulla a queste parole.
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COMMENTO.
Con questi versetti Luca ci rimette con insistenza su un cammino di
conversione fondamentale che è il passaggio dalla Legge al Vangelo, da
praticanti di una religione a seguaci di Gesù Cristo. Nel battesimo siamo
stati immersi in Cristo, nella sua morte e Resurrezione, in un cammino in
cui riconosciamo che il Padre ci ha amati, come ha amato Lui, ci ama
gratuitamente, ha dato se stesso in Gesù e desidera che accettiamo il suo
amore e amiamo gli altri allo stesso modo. Vivere il battesimo in Cristo è
risvegliarci continuamente alla realtà che è Dio che ama noi, non noi
amiamo Lui. La religione comune dice che noi dobbiamo amare Dio (in genere
un Dio che premia i buoni e castiga i cattivi), il Vangelo ci rivela
l’Amore totale, gratuito di Dio in Gesù Cristo, ed è tutta un’altra cosa
che mettere in pratica le leggi, che essere giusti secondo le regole, che
essere buoni cristiani praticanti. “È lecito o no curare di sabato?” Il
sabato! In fondo il primo dei comandamenti per un ebreo, rispettare il
Sabato con le sue regole, non lavorare, non toccare, non aver cura di un
malato! … Il sabato, la domenica, la religione con tutte le sue regole e
precetti come unica via per amare Dio! Non c’è niente di più contrario
alla Verità di Gesù Cristo, nel quale ‘vediamo’ l’Amore di Dio per tutti,
per ognuno, oltre la religione. Un Amore che crea, dà vita, guarisce, che
ha cura, che non condanna, che per-dona; ciò che nessuna legge, nessuna
religione, nessuna struttura potrà mai fare. Gesù prende per mano
l’idropico e lo guarisce di sabato. Per chi pratica una religione, come i
farisei, non è bene, è bestemmia. Per chi avverte in questa guarigione di
sabato (o domenica, o …) la presenza di Dio che ama, che libera, è gioia e
grazie. Facciamo attenzione perché praticando la religione cristiana senza
giungere a incontrare veramente Gesù-Amore del Padre, cioè senza amore,
continueremo a gonfiarci, come l’idropico, di noi stessi, a gareggiare per
essere il più giusto, i primi a fare bene (secondo la legge, le regole, ed
è presunzione religiosa). Ma proprio così facciamo il male. Ed è forse il
male più grande perché dividiamo buoni e cattivi, perché in fondo ci sono
io e gli altri, che sono diversi e in genere non buoni, perché daremo più
importanza all’aver fatto il vaccino, alla purificazione delle mani, alla
pentola in cucina messa al suo posto (tutte cose buone) che non ad amare
come Gesù ha amato e ama. “E non potevano rispondere…” Silenzio, anche noi
ci abiti il Silenzio che illumini dal di dentro, infiammi il cuore a vivere
amando e lasciandoci amare.