Vangelo 21.10.2021 (LC 12, 49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a portare il
fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che
devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che
io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e
due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora
contro suocera”.
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COMMENTO.
Leggiamo e rileggiamo ascoltando in profondità; lasciamoci ‘battezzare’
nella Parola, perché battezzare significa scendere a fondo e risalire
rinnovati. Ecco cosa ascolto io questa mattina. Mi dice: Sono venuto a
portare il Fuoco dell’Amore, l’unico fuoco che brucia e non consuma, ma
genera ancora Fuoco-Amore e porta Vita, Pace e Gioia. E’ il Fuoco dello
Spirito, Spirito d’Amore tra Padre e Figlio , Spirito-Amore che è Pace tra
i nati fratelli (tutti gli umani), ma che arrivano ad ammazzarsi tra di
loro; Spirito-Amore tra le Persone umane e tutti gli esseri viventi (il
Creato o la Natura), mentre i miei fratelli -mi dice ancora Gesù- fanno
anche cose buone, ma oggi in particolare devastano, distruggono, feriscono
la Natura e dunque se stessi senza vergogna; Spirito-Amore nelle famiglie e
nelle comunità, come anche nella Chiesa, dove si sviluppa l’anti-amore
dell’individualismo, dell’invidia, dell’impazienza e la fretta di ritrovare
il proprio benessere. Il mio desiderio è che questo Fuoco d’Amore infuochi
al più presto i cuori di tutti e così appaia la Tavola della Fraternità
universale in canti di gioia, in inni di lode e gloria al Padre-Madre, in
*conviviale* amicizia. Ma il cammino è lungo e passa per divisioni,
scontri, sofferenze, croce che, proprio nell’essere buono e servo del
prossimo, misteriosamente ti capitano addosso. “C’è un battesimo che devo
ricevere e come sono angosciato finché non sia avvenuto”. Come, Gesù, tu
sei angosciato? E forse non solo nell’Orto del Getzemani, sulla croce
(Padre mio, perché mi hai abbandonato?), ma anche in certi momenti della
tua vita quando incompreso da tutti, anche dai tuoi familiari, Maria
compresa, sei stato rifiutato, non accolto. Sicuramente tribolato e
angosciato nelle tentazioni non solo dei 40 giorni, e lungo tutta la vita,
anche Tu hai avuto sentimenti di indignazione, contrari a certe categorie
di persone, hai avuto una volontà non come quella del Padre (Non la mia, ma
la Tua volontà). Tu sei venuto a mettere in evidenza le divisioni che ci
sono tra le persone nella stessa famiglia, a denunciare i contrasti, le
inimicizie. Ci hai aperto il cammino, e ci inviti a tuffarci nello stesso
“battesimo” tuo di credere al Padre, di aver fiducia nel suo Amore,
Battesimo di sangue e acqua, di croce, di Fuoco d’Amore. L’invito allora è
non spaventarci delle divisioni, dei contrasti, de male che ci abita, ma
riconoscerlo, perchè proprio di lì incomincia il cammino di ritorno al
Padre, al seguito di Gesù , VIA di fiducia nel Padre, di amore ai fratelli
tutti, di riconciliazione tra nemici, di rispetto e cura del Creato di
per-dono senza limiti.