Vangelo 20.08.2021 (Mt 22, 34-40)

In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai
sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo
interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il
grande comandamento?». 37Gli rispose: «*Amerai il Signore tuo Dio con tutto
il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente*. 38Questo è
il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: *Amerai
il tuo prossimo come te stesso*. 40Da questi due comandamenti dipendono
tutta la Legge e i Profeti».

|||

COMMENTO.

Mettere alla prova. I capi spirituali del popolo (farisei e sadducei,
normalmente divisi) ora si uniscono, congiurano contro il Signore (salmo
2) per mettere alla prova, per umiliare questo ‘figlio dell’Uomo’ a cui
non importa del sabato, trasgredisce la Legge, un vero anarchico
religioso; così facendo scardina il loro potere sul popolo. Quante nostre
domande sono veramente ‘innocenti’, e non sono una prova per l’altro, uno
sgambetto per rafforzare la nostra posizione di bravura, di potere?
Il dottore della Legge sa qual è il più grande dei comandamenti, sa che per
la Legge il primo è rispettare pienamente il Sabato che racchiude i primi
tre dei dieci comandamenti. Come sempre Gesù non solo non cade nel
tranello, ma dà una risposta che fa risuonare la nota centrale sulla quale
il coro dell’universo, della storia dell’umanità è chiamato a cantare in
contrappunti vari che fanno risaltare l’armonia del coro. E la nota di
fondo non è un comandamento in più, uno dei tanti, è il Comandamento che
potrebbe essere detto con altra parola: Anelito, Chiamata, Soffio,
Vocazione-Missione . AMERAI! E’ l’Amore che dà vita a tutto, che sana i
malati, che fa uscire dalle tenebre delle notti di disperazione, di
sfiducia, che ‘resuscita’ dalle tante morti, da odi, divisioni, che
riconcilia gli opposti. AMARE. Ama e fa ciò che vuoi, ma sappi che
l’Amore conosce anche la sofferenza; chi ama di più si prepari a soffrire
di più (S. Agostino). Ancora: Amare non è lo sforzo di chi vuole fare bella
figura e dare onore all’altro, ma è la risposta di chi ha avvertito e si è
lasciato avvolgere dalla seduzione amorosa di Dio. *Da questi due
comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti. * Questi due, che poi
sono un solo comandamento con Gesù, mettono insieme la triade: Dio-gli
altri (umani e tutte le creature)-me stesso. Mi fermo a sottolineare la
difficoltà di amare in verità se stessi. Ognuno di noi è un capolavoro così
com’è; c’è una bellezza nella vita di ognuno, la sua bellezza che non lo fa
superiore agli altri, ma unico. Non dimentichiamolo mai, qualunque
situazione sto vivendo; amarsi è accoglierci come siamo, anche perdonarci,
e ricominciare. Amare in me ciò che desidero amare anche negli altri.
Amare non è un vago sentimento, una sdolcinatura, o solo delle parole
dolci, è concreto, è carne e spirito insieme, è pane per l’affamato, è
vestito per gli ignudi….. è compagnia per gli isolati, è ascolto
dell’altro con attenzione, è non esigere interessi, né pretendere grazie…
è… è…. Ognuno aggiunga. Invito a riprendere il cap. 13 della 1 Cor. di
Paolo. Più grande di tutto è l’Amore.