Vangelo 11.08.2021 (Mt 18, 15-20)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «15Se il tuo fratello
commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se
ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi
ancora con te una o due persone, perché *ogni cosa sia risolta sulla parola
di due o tre testimoni.* 17Se poi non ascolterà costoro, dillo alla
comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano
e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla
terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra
sarà sciolto in cielo. in verità io vi dico ancora: se due di voi sulla
terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che
è nei cieli gliela concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio
nome, lì sono io in mezzo a loro».

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COMMENTO.

Come superare lo scandalo dei dissidi, delle rotture nella comunità. Qui
infatti si tratta di offese personali, di fatto si vive in collegamento, in
relazione sempre con gli altri, con la ‘comunità’

familiare , sociale (del vicinato, di lavoro, di convivenza …),
soprattutto religiosa o di fede. *Se il tuo fratello commetterà una colpa
contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo. *E’ colui che ha
ricevuto il torto il primo a muoversi e, cosa ancora più ‘cristiana’ non
punta il dito, non accusa chi l’ha offeso, ma ‘ammonisce’, come ha fatto
Gesù in varie case (Zaccheo, Levi …) a tavola con loro, con uno sguardo
umile da pari a pari, con un cuore d’amicizia che riallacia fili di vera
fraternità. Questo non basta? L’aiuto chiesto a dei ‘testimoni’, a chi
conosce la situazione da vicino va fatto con lo stesso clima di
riconciliazione come nell’ammonizione’ personale; così pure l’allargamento
a tutta la comunità richiede un animo di benevolenza, di attesa di vivere
di nuovo nella convivialità di differenze. Niente va in porto? Non
perderti d’animo, considera chi ti ha fatto il torto come un pagano, cioè
amalo senza aspettarti ritorno, a senso unico….come ha fatto Gesù con
tanti, come fa spesso con noi.* In verità io vi dico: tutto quello che
legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete
sulla terra sarà sciolto in cielo. * Quante non giuste interpretazioni su
questo legare e sciogliere, come se fosse un potere dato a Pietro, ai
Vescovi, ai Preti. Legare e sciogliere riguarda le relazioni, riguarda in
particolare il perdono. Ci è data una grande responsabilità e ‘potere’ che
ci uguaglia a Dio. Per-donare o non perdonare, sciogliere oppure legare
nella relazione con gli altri, che è poi il cielo o l’inferno. Chi non
perdona lega il perdono di Dio. Il perdono di Dio opera attraverso di noi.
‘Perdona a noi le nostre offese, come anche noi perdoniamo a chi ci
offende’. Siamo chiamati non a perdonare il male, ma il malfattore. Siamo
chiamati a indignarci a causa di ingiustizie enormi, di un’economia che
‘scarta’ i deboli, a leggi che obbligano ad assumere medicine
discutibilissime. Indignarci e quindi reagire con decisione e forza non
violenta, ma non con rabbia. La rabbia rode chi la nutre e si scaglia non
contro il sistema, ma contro le persone di potere. *Perché dove sono due o
tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro. * Novax e provax,
possiamo riunirci nel suo nome? Qual è il nome Suo oltre a Gesù Cristo,
Signore, Salvatore ? Forse il suo Nome è semplicemente AMORE o detto in
altro modo: FRATELLO UNIVERSALE E AMICO DI TUTTI. Amate i vostri nemici,
non c’è amore più grande che dar la vita per gli amici. Oltre le
discussioni e le barricate ideologiche, sociali, religiose operiamo insieme
nel contesto locale, nel quotidiano per ancora tessere amicizia, per
‘artigianare’ una società meno iniqua, più solidale e misericordiosa.
(fratel Tommaso)