Vangelo 18.06.2021 (Mt 6, 19-23)
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e
dove ladri scassinano e rubano.20Accumulatevi invece tesori nel cielo, dove
né tignola né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non
rubano.21Perché
che vengono da un é là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.22La
lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il
tuo corpo sarà nella luce; 23ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo
corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto
grande sarà la tenebra!
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COMMENTO.
Proseguono le esortazioni all’interno del discorso del Monte. Il messaggio
di fondo, la nuova alleanza tra Dio e il suo popolo (che non è più solo
Israele) è su un rapporto di famiglia, di tutti figli nel Figlio, di tutti
fratelli nel Fratello, anche di tutte le creature in legame di fraternità.
Sangue ed Acqua che vivifica; questa speciale famiglia che è l’Universo, è
l’Amore. Quest’amore come Cristiani lo riconosciamo in Gesù di Nazareth,
nella sua vita terrena, tutta dono d’amore, e ora come ‘Signore’ risorto,
Spirito- Soffio di vita nel Cosmo. * Non accumulatevi tesori sulla terra
….. ma tesori nel cielo. *Tutto il tono della esortazione è di vivere da
figli di Dio, ma questo vivere da figli di Dio è ora e qui, nel quotidiano
che stiamo vivendo. Nel mondo, ma non del mondo. Spesso il rapporto con Dio
è stato visto come fuga dal mondo, ritirarsi, allontanarsi dalle cose,
dagli altri …
“Voglio solo essere quella che in me chiede di svilupparsi pienamente. A
volte credo di desiderare l’isolamento di un chiostro. Ma dovrò realizzarmi
tra gli uomini, in questo mondo”. E si è realizzata così: “Ho spezzato il
mio corpo come se fosse pane e l’ho distribuito agli uomini. Perché no?
Erano così affamati e da tanto tempo.” (E. Hillesum, ebrea a servizio
degli ebrei nel campo di concentramento). Aveva capito che le cose che
aveva, la sua vita stessa l’aveva ricevuta in dono, cercava di mantenerla
come dono e voleva donarla, condividerla come dono ai suoi fratelli e
sorelle ebrei, ma non solo, anche ai tedeschi, a tutti. Ecco il tesoro dei
cieli: relazione con gli altri, con la natura, con il creato da sorella o
da fratello. Come Francesco d’Assisi, relazione di affetto, di cura, di
amicizia anche con il nemico, di dono gratuito e gioioso. Il contrario
dell’uomo asservito alle cose, alla produzione e al consumo. E’ un cammino
di ascesi, di purificazione verso la luce. * La lucerna del corpo è
l’occhio. *Ma l’occhio vede con il cuore. Il nostro cuore ha sete di
infinito, di Dio Amore, di riposo in Lui, di fiducia nella Vita, di
speranza in Gesù Cristo … Se invece la fiducia la diamo ai soldi, al
possesso di tante cose, alle nostre capacità, a un dio con il quale
mercanteggio il paradiso …. avremo tenebra negli occhi. Cantiamo spesso
a Betania un ritornello: ‘*Apri i nostri occhi, apri le nostre mani, apri
il nostro cuore ad amare come Te’. E nel nostro sguardo brilli la
chiarezza di Dio. (Tom)*