Vangelo 15.06.2021 (Mt 5, 43-48)
43Avete inteso che fu detto: *Amerai il tuo prossimo* e odierai il tuo
nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano, 45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli
fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e
sugli ingiusti. 46Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa
ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto
ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i
pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro
celeste».
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COMMENTO.
I versetti del Vangelo di oggi sono la continuazione e la conclusione di
quelli di ieri sul tema del passo in avanti, del compimento dell’alleanza
nuova in Gesù Cristo, uno di noi, figlio di Dio. In effetti tutto sta nella
luce dell’invito finale: *Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il
Padre vostro celeste». *Di quale perfezione si tratta? Quella di un Padre
di tutti e qui definita come l’amore di Chi *fa sorgere il suo sole sui
cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.* Gesù figlio
dell’Uomo e figlio di Dio questo amore ha rivelato, questo ha vissuto fino
al dono totale di sé per giusti e ingiusti. Di questo amore siamo chiamati
a colorare il quotidiano della nostra vita quando lavoriamo e porgiamo
l’altra guancia, quando preghiamo senza metterci in evidenza, quando
prestiamo qualcosa senza interessi, quando passando come pellegrini
benediciamo, o per primi chiediamo scusa, perdono se avvertiamo che l’altro
ha qualcosa contro di noi. ‘Fratelli Tutti’, l’enciclica di Francesco
evidenzia sia a livello sociale che personale la necessità di riconoscere
che siamo tutti figli di Dio e nello stesso tempo che lo diventiamo in
pienezza attraverso un cammino di ‘agape’, amore gratuito, come quello del
buon samaritano. Chiamati tutti, proprio tutta l’umanità, ad essere figli
in pienezza di un Dio Abba, Padre, non c’è altro cammino se non questo di
più amore. Altrimenti rimaniamo ‘pagani’ e ‘pubblicani’, non diventiamo
veri figli. *Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che
vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli. *In
questo amore – agape- pienamente gratuito sta il come vivere le varie
situazioni: porgere l’altra guancia, prestare senza interessi. Gesù non ci
propone passività, sottomissione debole, ma atteggiamento coraggioso, come
ha fatto lui con il soldato che lo ha percosso dicendogli: se ho detto bene
perchè mi percuoti? O chiamando Giuda ‘amico’. Con questo ha inteso
eliminare l’idea stessa di nemico. Amatevi come io vi ho amato, amatevi di
un amore gratuito, che ama senza aspettarsi il contraccambio, che non
guarda al risultato. Se non vi amate tutti così, vi distruggete, vi
eliminate, portate solo morte. Amate come ama Il Padre che è nei cieli e
come vedete che ho fatto io: Possibile? Non ce lo avrebbe detto se non
fosse possibile, non ce lo avrebbe detto se non fosse l’unica vera via di
persone libere, chiamate a vivere e a portare alla pienezza quello che
siamo già da sempre: figli di un Padre buono, misericordioso, che ama tutti
e fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Anche a noi è dato lo Spirito
per far sorgere ogni giorno il sole su tutti i fratelli e le sorelle del
mondo a partire dai più vicini. Grazie, Padre e Madre di tutti, grazie
Gesù, dono del Padre, grazie Spirito fonte di ogni bontà, di Amore
infinito. (fratel Tommaso)