Vangelo 11.05.2021 (Gv 16, 5-11)

“*In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha
mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto
questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità:
è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a
voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà
venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e
al giudizio. *(Gv 16, 5-11)

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COMMENTO.

“*Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove
vai?”* Hanno vissuto con Lui, hanno sentito parlare del Padre, ha loro
annunciato che sarà messo a morte, che risusciterà il terzo giorno (terzo
per gli ebrei significa certo, di sicuro)!, che non li lascerà soli. Che
cosa hanno capito? Probabilmente ben poco, o quasi niente. Quando un amico,
una persona per me importante mi dice che se ne deve andare ci sono almeno
due-tre cose che mi interessa sapere. Te ne vai per sempre o torni? Quando?
Dove vai? E come farò senza di te? Non fanno domande e sono tristi. Sono
tristi perché hanno capito che annuncia loro la sua morte e forse hanno
anche un po’ intuito che non ha paura della morte, che non si aggrappa al
suo essere importante per loro, al suo essere il vero Maestro, il Pastore,
la Luce, la Vita. Non ha paura di scomparire dalla scena. Tutte cose che
invece minacciano noi tutti, perché noi ci aggrappiamo a questa vita, presi
dal desiderio di sopravvivere, di lasciare strascichi di fama. Ma perchè
non ha paura della morte, di scomparire? Perchè è cosciente di essere
Vita, ma una Vita condivisa con il Padre e con lo Spirito, una Vita a cui
tutto l’Universo è chiamato.* E’ bene per voi che io me ne vada, perché, se
non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito’*. Come dire: non
preoccupatevi, non siate tristi, non abbiate paura, non vi lascio soli, il
mio andarmene è fondamentale, il mio morire è come un parto. Vi lascio lo
Spirito del Padre e mio, incomincia una nuova epoca, una nuova dimensione
di Presenza. Sarò ancora con voi, ma soprattutto sarò in voi, in mezzo a
voi e in ognuno di voi, Spirito vivente. “Allora, praticamente, con
l’assenza di Gesù comincia la storia della vita nello Spirito, della vita
dei figli e dei fratelli. O meglio, con lo Spirito si chiarisce più ancora
il senso della storia umana e della Chiesa, storia di tutti figli e
fratelli. E quindi questo Spirito testimonierà a noi che cosa? Testimonierà
a noi che significato ha avuto la partenza di Gesù, perché capiremo che
cosa ci ha donato con la sua partenza. Lo Spirito farà capire che la Croce
non è una sconfitta, ma è il trionfo dell’amore su tutto. E poi ci farà
capire che anche noi siamo in grado di fare lo stesso cammino. In questo
mondo ostile e senza Dio, noi siamo chiamati a testimoniare la presenza di
Dio che è Padre, vivendo la fraternità in questo mondo. Quindi la nostra
esistenza ha un valore –si parla spesso di escatologia, di fine del mondo
-mostra qual è il fine del mondo, vivere da figli e da fratelli, questa è
la fine del mondo, è il fine. Quindi la nostra vita presente è già la fine
del mondo, meglio “il” fine, il compimento.” (Fausti) “dimostrerà la colpa del
mondo riguardo al peccato”. Qual è il peccato? Non credere che siamo figli
di Dio, che siamo tutti fratelli, con lo stesso Padre di tutti dal cuore di
Madre. Lo Spirito, che parla anche dentro di noi nelle profondità ce lo fa
capire, lo Spirito-Amore, perchè solo quando siamo abitati dall’Amore
comprendiamo la stupidità dell’egoismo. (fratel Tom)