Vangelo 25.04.2021 (Gv10, 11-18)

11 Io-Sono il(buon) Pastore bello, il Pastore bello espone la sua vita a
favore delle pecore. 12 Il mercenario e chi non è pastore, al quale le
pecore non appartengono vede venire il lupo e abbandona le pecore e fugge.
E il lupo le rapisce e le disperde, 13 perché è mercenario e non gli
interessa delle pecore. 14 Io-Sono il Pastore bello e conosco le mie e le
mie conoscono me. 15 Come il Padre conosce me e anch’io conosco il Padre e
dispongo la mia vita a favore delle pecore. 16 Anche altre pecore ho che
non sono di questo recinto. Anche quelle bisogna che io conduca. E
ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo Pastore. 17
Per questo il Padre mi ama, perché io depongo la mia vita per prenderla di
nuovo. 18 Nessuno la toglie da me, ma io la depongo da me stesso. Ho il
potere di deporla e ho il potere di prenderla di nuovo. Questo comando ho
preso da parte del Padre mio. (Gv 10, 11-18)

|||

COMMENTO.

Un canto nato qui a Betania dice: “Il grano seminato se muore porta vita
…; solo il (ciò che è) donato ha vita senza fine … Alleluia! E’ questa
l’avventura vissuta dal Signore…”. Vissuta dal (buon) Pastore bello. A
differenza del pastore mercenario, a cui non importa delle pecore, le
abbandona nel momento del pericolo, fugge di fronte al lupo. A lui, a
Gesù, il Pastore bello, stanno a cuore tutte le pecore, anche quella
perduta: va a cercarla. A Gesù Cristo, risorto Spirito universale con i
segni memoria della crocifissione, in cui ha dato per amore tutto se
stesso per la vita del mondo, stanno a cuore anche le pecore reali, così
tutte le creature, tutto il Cosmo.

*Io-Sono il Pastore bello e conosco le mie e le mie conoscono me*. … Gesù,
volto di Dio, Figlio del Padre (Dio) è pastore ‘bello’, che include il
buono, perché è dono, sempre e solo dono gratuito, perché *continuamente,
incessantemente porta vita, come una Sorgente che dà sempre acqua, come una
vite che sempre porta linfa ai tralci, alle foglie …, fino all’uva. Dove
sta la bellezza che salva il mondo? Gesù è la Bellezza dell’umanità. Come
Gesù, Pastore bello, un uomo è bello, una donna è bella quando ‘espone’ la
sua vita (come un ostensorio), quando dispone la sua vita a favore dei
fratelli e sorelle, quando ‘depone’ la sua vita nelle mani del Padre …
Siamo fatti per la bellezza che sorpassa la bontà. Potremo dire,
parafrasando il salmo (84): bontà e giustizia s’incontreranno, Bellezza e
misericordia si baceranno. Allora comprendiamo come del mercenario si
possa dire brutto magari, non cattivo. E ancora: solo un pastore bello
conosce veramente le sue pecore, una conoscenza che è farsi prossimo
dell’altro chiunque sia, che è familiarità, relazione di accoglienza ed
affetto. Nelle mie relazioni rassomiglio di più al pastore mercenario, al
pastore buono, o a quello bello?*

*Anche altre pecore ho che non sono di questo recinto… ascolteranno la
mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo Pastore. * “Fuori della
Chiesa niente salvezza”. Peccato, una simile interpretazione, dove invece
di gregge si è tradotto ovile o recinto! Causando tanto male alla chiesa
stessa e all’umanità. Gesù Pastore bello è anche la Porta da cui entrano e
escono su pascoli erbosi le pecore; niente recinto chiuso, ma l’Amore
racchiude tutti in unità nella convivialità delle differenze. E in più è
scritto: un solo gregge, un solo Pastore, (non un solo gregge *e *un solo
Pastore), il che significa che Gregge e Pastore alla fine sono una cosa
sola. … Stupendo! Quale tipo di Pastore seguo? Quale tipo di pastore
desidero essere? (fratel Tommaso)