Vangelo 18.04.2021 (Lc 24, 35-48)

5Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano
riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose,
Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Stupiti e
spaventati credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse: «Perché siete
turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e
i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha
carne e ossa come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani
e i piedi. 41Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano
stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono
una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a
loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con
voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di
Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente
all’intelligenza delle Scritture e disse: 46«Così sta scritto: il Cristo
dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47e nel suo nome
saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati,
cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. (Lc 24, 35-48)

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COMMENTO.

Qualche giorno fa Claudio, in un momento di respiro dai vari lavori, mi
chiedeva: ma Tommaso ha davvero toccato fisicamente Gesù, e anche gli altri
apostoli invitati da Gesù: Toccatemi e guardate?

Possiamo toccare come lo toccavamo prima uno che è passato in una
dimensione diversa, nuova pur portando la memoria del prima? Nel fiore
della dalia come riconosci la patata da cui è venuto fuori? Eppure ne porta
la memoria in qualche modo. ‘*Gesù in persona apparve in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un
fantasma’*. Non mi stupisce la difficoltà di fare esperienza forte, intima,
di toccare con il cuore, con la fede Gesù risorto, vivo, reale ma non
visibile agli occhi del corpo. Gesù si presenta risorto sempre ‘in mezzo a
loro’. Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro. Lo
riconosciamo? Spesso neanche ce ne accorgiamo! Allora: Avete qualche cosa
da mangiare? E’ a tavola, mangiando, momento di condivisione, di
amicizia la possibilità più forte di riconoscere la presenza del risorto.
Nella celebrazione dell’Eucaristia siamo conquistati dalla pace (Pace a
voi!) e dalla gioia che scaturiscono dalla presenza reale, non visibile,
del Cristo? Notiamo che Gesù non dice: La pace sia con voi, ma Pace a
voi. Tanti fratelli e sorelle radunati nel suo nome e si nutrono di Lui,
qui è Pace; se non è Pace significa che noi non ci siamo. E non abbiamo
sperimentato Pace quando umilmente abbiamo condiviso la tavola con un
sinti, con un immigrato, con il ‘nemico’? Chi invitiamo a tavola
normalmente?…. Qual è il motivo che ci spinge ad andare all’Eucaristia?
Facciamo memoria di un morto o di un morto per amore e risorto
vivo?…Spesso ci hanno insegnato la Messa solo come sacrificio, come non
degni di partecipare, come isolati, invece che la gioia di stare con
fratelli e sorelle a motivo di un invito da parte Sua che si dona a noi,
ai piccoli, ai rinnegatori, come Pietro, o traditori come Giuda. Così sta
scritto: *il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo
giorno. S*ottolineiamo
il patir*e, *ma non sottolineiamo invece l’orientamento all’Eucaristia
come rendere grazie, come condividere il pane, dunque il cibo ordinario
(Economia), cioè non sottolineiamo il risorto che è proprio nella festa
del perdono e della fraternità fra tutti e con il Cosmo.

*Di questo voi siete testimoni: *Proviamo a coniugare il verbo
‘testimoniare’ oggi, “In una situazione mondiale dominata
dall’incertezza, dalla delusione, dalla paura del futuro e controllata
dagli interessi economici miopi (29 di Fratelli tutti) Francesco propone un
cammino di fratellanza come alternativa vera, un artigianato di fratellanza
nel sociale, nel politico, ….vissuto con amore, con rispetto e fiducia in
ogni altro qualunque sia la sua origine, la sua situazione. E’ bene
prendere in mano Fratelli tutti e lasciarci aiutare a percorrere il cammino
di fratellanza universale. (fratel Tommaso)